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Flavio Stroppini

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Categoria: Teatro

Prossima fermata Bellinzona

Documentario teatrale

Produzione: Teatro Sociale Bellinzona in coproduzione con Nucleo Meccanico

Con il sostegno di: Cantone Ticino, Città di Bellinzona, Amici del Teatro Sociale, Ernst Göhner Stiftung, Coop Cultura, Aziende Municipalizzate Bellinzona, BancaStato Ticino, Società Svizzera degli Autori, Sindacato SEV, Rapelli, Fonoteca Nazionale Svizzera, Radiotelevisione svizzera di lingua italiana Rete Due
 
2014/2015

un progetto di Flavio Stroppini e Monica De Benedictis – 110 minuti

con: Antonio Ballerio, Igor Horvat, Cito Steiger, Anahì Traversi e Tatiana Winteler / Musiche originali di Andrea Manzoni eseguite da  Andrea Manzoni e Thomas Guggia / con la partecipazione di Gianni Frizzo

Scene e light design: Giovanni Vögeli / Costumi: Annalisa Messina e Marianna Peruzzo / Post produzione video: Mauro Macella / Diffusione video: Davide Grampa / Sound design: William Geroli

Documentario teatrale sul tema dell’importanza sociale della ferrovia per Bellinzona. Cos’è una stazione? Partenze e arrivi. Gente. Il vuoto che diventa pieno, il pieno vuoto. Continuamente. Un treno, un altro, un altro ancora. Un orologio: secondi, minuti, giorni, anni. Vita. 


Il viaggio di Arnold

Monologo per attore, violoncello elettrico, immagini e suoni

di Flavio Stroppini e Monica De Benedictis

Produzione: Nucleo Meccanico

Coproduzione: Teatro Sociale Bellinzona

Con il sostegno di: Fondazione Svizzera Radio e Cultura, Repubblica e Stato Cantone Ticino, SEV Sindacato Ferrovie Svizzere, Radio Svizzera Italiana ReteDUE, La Regione Ticino (quotidiano), Radiogwen

con Igor Horvat

Musiche dal vivo di Zeno Gabaglio

Allestimento teatrale di Roberto Mucchiut

Un viaggio, da Andermatt nel centro delle Alpi elvetiche, attraversando i Balcani, fino ad un’isola greca delle Piccole Cicladi, Iraklia, dove dimenticare e dimenticarsi. Sull’isola c’è un vagone ferroviario degli anni ’60 con la scritta Ferrovie Federali Svizzere, gli abitanti conoscono il nome Andermatt. Da Andermatt, al centro delle Alpi Svizzere, nel 1974, un uomo partì in sella a un trattore Hürlimann D70 con a rimorchio un vagone ferroviario. Il suo nome: Arnold Hunsperger. Nato poco dopo la Seconda Guerra e vissuto in due luoghi. Sulla montagna ed accanto al mare.

Il monologo è tradotto e rappresentato nelle lingue nazionali Svizzere (francese e tedesco) in modo da rappresentare nella Svizzera intera una storia che narra di identità. Lo sbocco a nord delle alpi è un’esigenza di giovani ticinesi professionisti in vari campi artistici (drammaturgico, teatrale, musicale, video e suono). Rapportarsi alla Svizzera è un occasione di crescita e di confronto. È l’occasione di mostrare il proprio lavoro.


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