NEL NOSTRO PICCOLO
Di Antonio Zanoletti e Francesco Sala
Adattamento e regia Flavio Stroppini
Con Giulia Lazzarini, Andrea Jonasson, Giancarlo Dettori, Eros Pagni, Cip Barcellini, Antonio Ballerio, Massimo Loreto, Matteo Carassini e Margherita Coldesina
Editing, sonorizzazione e presa del suono Thomas Chiesa
Adattamento e regia Flavio Stroppini
Produzione Francesca Giorzi
Antonio Zanoletti e Francesco Sala non hanno inventato niente. Hanno, in occasione del centenario della nascita di Giorgio Strehler, cercato di rendere un omaggio amoroso a tre persone che condensano nella loro vita la storia del Piccolo Teatro: Paolo Grassi, Nina Vinchi e naturalmente Giorgio Strehler. Il loro è stato un titanico lavoro di raccolta e scrittura che, adattato, ha portato alla drammaturgia del radiodramma in 5 episodi. “Nel mio piccolo” parla di questo “triumvirato”, che reggeva il Piccolo, partendo da una pagina fondamentale della storia del teatro milanese: il rapporto con Bertolt Brecht.
Strehler in Brecht trovò un contributo per rivoluzionare il teatro. Trasformare il “capocomicato” in “teatro del regista”, dove quest’ultimo si assumeva ogni responsabilità, regalandosi così la possibilità di costruire un modo nuovo di “fare teatro”, che univa la ragione con il cuore. Un teatro per tutti, non di élite, che rileggeva i classici trasformandoli e rendendoli contemporanei. Nacque così il teatro europeo di Giorgio Strehler.
A recitare questa pagina di storia attori che hanno vissuto l’epopea del Piccolo (Giulia Lazzarini, Andrea Jonasson, Giancarlo Dettori, Cip Barcellini, Eros Pagni…) che si sono ritrovati allo Studio 4 della RSI a rivivere, decenni dopo, ricordi ed emozioni. Solo loro, “giocattoli vivi, talvolta comici e altre volte con gli occhi pieni di lacrime” potevano rivelare l’essenza di quel mondo, con uno sguardo reale mescolato a una dolce nostalgia.
AMANI
un progetto di Flavio Stroppini e Monica De Benedictis
Testi di Monica De Benedictis | Adattamento e regia Flavio Stroppini
Con Margherita Saltamacchia, Igor Horvat, Matteo Carassini, Daniele Ornatelli, Alessandro Castellucci, Massimiliano Zampetti, Dario Sansalone, Cinzia Spanò, Davide Garbolino, Silvia Pietta, Luca Maciacchini, Daniele Bernardi, Marco Pezza, Kurt Genovese, Riccardo Ricci e la piccola Irene | Musiche Originali di Andrea Manzoni. Eseguite dall’autore con Martino Pini e Riccardo Ruggeri | Registrazione e sound design William Geroli | Produzione Associazione Franca Francesco Lombardo
Amani è una dei tanti minorenni non accompagnati che arrivano in Europa. Cosa succede a questi ragazzi, se sopravvivono al viaggio? Come vivono? Dove? Studiano, si innamorano, crescono. Eppure… Un volta arrivati è davvero la fine del loro viaggio, o è l’inizio di uno nuovo?
10 episodi podcast, interviste e info grafiche per raccontare i Minorenni Non Accompagnati. Un progetto realizzato da NucleoMeccanico in occasione del decennale dell’Associazione Franca.
LINK AL PROGETTO: www.associazionefranca.ch
IL SEBA
di Fabio Andina
Con Moira Albertalli, Matteo Carassini, Mirko D’Urso | Editing e sonorizzazione Thomas Chiesa | Produzione Francesca Giorzi
Regia Flavio Stroppini
Un racconto tratto dalla fortunata raccolta “Sei tu, Ticino?” (Rubettino Editore). Il ricordo autobiografico dell’autore malcantonese si fa opera acustica.
DEEPWATER HORIZON
di Claudio Di Manao
Con Claudio Moneta, Emanuele Santoro, Jasmin Laurenti, Anna Galante Margherita Coldesina, Matteo Carassini, Luca Maciacchini, Diego Pitruzzella | Registrazione e sonorizzazione: Juri Ruspini
Regia Flavio Stroppini
L’incidente alla Deepwater Horizon, avvenuto ad aprile del 2010 nel Golfo del Messico, è stato il più grave disastro ambientale dopo Chernobyl. La piattaforma di trivellazione esplose e s’incendiò uccidendo undici persone. La bocca del pozzo, a 1500 metri sott’acqua, continuò ad eruttare petrolio. Milioni di barili di greggio finirono in mare, distruggendo centinaia di chilometri di coste, milioni di esseri marini e la salute di intere popolazioni costiere.
Frank è un esperto pilota di ROV, sottomarino a comando remoto. Il suo compito è chiudere la bocca del pozzo. È un dipendente della compagnia petrolifera e ora si trova a fronteggiare, con i suoi nervi, un’apocalisse della quale è testimone oculare. Ma lui e gli altri esperti sono solo dei componenti di un gigantesco ingranaggio che fattura la metà del PIL svizzero. Di questa macchina s’indovina solo il dilemma. È quello della capra e dei cavoli: come salvare il mare e il giacimento insieme?
Frank è un personaggio immaginario e il suo, come il mio, è uno sguardo diverso sul mondo marino. Come subacqueo professionista ho avuto il privilegio di osservare ogni giorno il mare sotto la sua superficie, e d’innamorarmene. Qui mi sono messo nei panni di un insider che attraverso gli occhi delle telecamere vedeva cosa stava succedendo lì sotto, trovandosi suo malgrado faccia a faccia con l’umana tossicodipendenza da combustibili fossili. Ha sogni e speranze, il nostro Frank, ma uno dei suoi sogni è ora in bilico. Anzi, è nelle sue mani. La ricostruzione è aderente alla realtà dei fatti. Viene dalla catasta di informazioni e ricerche che avevo raccolto per scrivere articoli e approfondimenti sul disastro. Da quella mole di dati e testimonianze sentivo gridare una storia. Era la storia di ognuno di noi davanti allo scempio ambientale, la storia di chi alla fine ne sopporta le conseguenze sulle sue spalle ovunque si trovi perché il mare, come l’aria, non ha confini.
ALLORA, COME LI SCRIVO GLI AUGURI?
Testo e Regia Flavio Stroppini
Con Luca Maciacchini, Margherita Coldesina e Diego Pitruzzella
Editing, sonorizzazione e presa del suono Yuri Ruspini
Produzione Francesca Giorzi
Ci capita più volte all’anno: stiamo per scrivere un biglietto di auguri e ci sorprende la sindrome della pagina bianca. La voglia è quella di scrivere semplicemente “Auguri!”, ma sarà abbastanza? In realtà non lo è, ma come cavarcela? È da questa domanda che è nato “Allora, come li scrivo gli auguri?”. Già, volevamo aiutarvi. Compleanni, promozioni, nascite, battesimi, Pasqua e il nuovo anno… Abbiamo cercato, e forse trovato, delle regole e abbiamo il piacere di condividerle nei 5 episodi del nostro podcast. Che altro dirvi se non che “vi auguriamo un buon ascolto?”
Ah sì, certo, naturalmente… Si parlerà anche degli auguri di Natale, proprio in questi giorni pensavate che ce li dimenticassimo?
UN GRIDO! UN’ALTRA VITTIMA. MA AVANTI PER LA VIA!
Testo e regia Flavio Stroppini
Con: Antonio Ballerio, Margherita Saltamacchia, Massimiliano Zampetti, Antonio Zanoletti, Luca Maciacchini, Diego Pitruzzella, Matteo Carassini, Mirko D’Urso, Federico Caprara, Yor Milano, Flavio Sala e Orio Valsangiacomo
Editing, sonorizzazione e presa del suono: Thomas Chiesa
Produzione: Francesca Giorzi – RSI 2020
Gli operai che costruirono il tunnel ferroviario del San Gottardo vissero in condizioni disastrate. Alla fine dei lavori si contarono 199 morti. Vincenzo Vela, di sua spontanea volontà (senza nessuna commissione), conosciuta la drammatica situazione dei lavoratori, decise di lavorare a un gesso (sognando poi di farne un bronzo) che fosse un omaggio e una denuncia realistica e non simbolica delle condizioni precarie in cui vivevano quella miriade di uomini (più di 2’000). Il modello in gesso venne iniziato nel 1880 e fu terminato nel 1882. L’anno successivo venne presentato all’Esposizione Nazionale Svizzera di Zurigo, col titolo “Die Opfer der Arbeit”, (Le vittime del lavoro), riscuotendo grande successo di critica e pubblico. Non era però la gloria personale ciò che Vela cercava. La partecipazione alla grande mostra di Zurigo aveva un obiettivo ben preciso: trovare qualche finanziatore che potesse mettere a disposizione le risorse per tradurre il bozzetto in un monumento in bronzo da collocare nelle vicinanze della Galleria del San Gottardo (solo dopo la sua morte, nel 1932, in occasione del 50esimo dell’inaugurazione della galleria, l’opera venne realizzata).
L’originale radiofonico prodotto dal settore prosa della RSI racconta la genesi e la vita de “Le vittime del lavoro” mescolando passato e presente; anche per ricordare quanto l’arte sia a servizio della comunità e quanto essa possa (e debba) urlare valori di libertà, fratellanza e perseguire la strada per la dignità dell’uomo.
di Monica De Benedictis
Con Margherita Coldesina (Annemarie Schwarzenbach) Margherita Saltamacchia (Ella Maillart) e Antonio Ballerio (narratore) e con Federico Caprara, Kurt Genovese, Mirko D’Urso, Marco Cupellari, Massimiliano Zampetti, Yor Milano
Editing, presa del suono Thomas Chiesa
Regia Flavio Stroppini
Produzione Francesca Giorzi
Nel giugno del 1939 Annemarie Schwarzenbach ed Ella Maillart partono a bordo di una Ford Roadster Deluxe 18 cavalli dalla Svizzera verso l’Afghanistan. Le due donne non si conoscono molto; entrambe però vedono in questo viaggio la possibilità di entrare in contatto con un mondo diverso, non troppo contaminato dalle logiche occidentali del progresso e del profitto. Il viaggio è possibile grazie al sostegno di un editore e alle commissioni di articoli e fotografie.
È così che, con un bagagliaio ricolmo di libri, macchine fotografiche e pellicole, con tanta curiosità e l’aspirazione a conoscere un nuovo mondo, le due donne partono per il loro grande viaggio. Oltrepassano frontiere e deserti, guadano fiumi e risalgono passi. Incontrano un’umanità caleidoscopica. Contadini, nomadi, bambini, poliziotti, imprenditori, mercanti e molti altri particolari personaggi. Giorno dopo giorno, nella convivenza gomito a gomito imposta dalla Ford, Annemarie ed Ella litigano, si aiutano e si alleano, imparando a conoscersi.
Liberamente tratto dalla storia vera, narrata nei due diari delle protagoniste (“Tutte le strade sono aperte. Viaggio in Afghanistan. 1939-1940” di Annemarie Schwarzenbach e “La via crudele. Due donne in viaggio dall’Europa a Kabul” di Ella Maillart) “A briglia sciolta” mette in scena, oltre al viaggio, il nascere dell’amicizia tra le due donne, così diverse e così simili. Si dice che il viaggio mostri i veri volti dei viaggiatori; inaridite dal vento e dalla fatica, Annemarie ed Ella diventano eroine del contemporaneo, mostrando senza compromessi le proprie virtù e le proprie debolezze. Tutto questo accade mentre, determinate e indipendenti, percorrono a briglia sciolta le strade accidentate in direzione Kabul.
HO UNA GRANDE STORIA, ADESSO CHE FACCIO?
Corso di narrazione audio (breve)
Testo e regia di Flavio Stroppini
Con Davide Garbolino, Igor Horvat e Margherita Coldesina
Editing e sonorizzazione Yuri Ruspini
Produzione Francesca Giorzi
L’idea è semplice: scavare il più a fondo possibile per poi gettare solide fondamenta. Alla fine, ogni corso di narrazione parla proprio di questo. Da anni insegno “narrazione” e da un po’ di tempo avevo quest’idea che germogliava: realizzare un corso audio. Non volevo però immergermi nel paludato mondo di una didattica cattedratica. No, volevo sporcarmi le mani (e farle sporcare) come sono solito “fare” nelle mie lezioni. È così che è nata l’idea di un corso “fuori dall’ordinario”, che unisse la messa in scena alla didattica, che portasse l’ascoltatore a vivere e a rapportare il senso delle informazioni con il loro utilizzo pratico. Ecco qua, dunque, un corso di narrazione audio (breve).
Buon ascolto!
VINCENZO VELA IN UNA POLAROID SONORA
Testo e regia di Flavio Stroppini
Con Daniele Ornatelli, Igor Horvat, Dario Sansalone, Alessandra Felletti e Matteo Carassini
Editing e sonorizzazione Thomas Chiesa
Produzione Francesca Giorzi
Robert Musil scrisse che nulla al mondo è più invisibile dei monumenti. È proprio così? Probabilmente Vincenzo Vela avrebbe risposto che i monumenti sono luoghi di memoria e la memoria è quello che rende ognuno di noi quello che è.
Per ricordare il bicentenario dell’artista di Ligornetto la fiction radiofonica ha prodotto un suo ritratto (o meglio, una “polaroid sonora”).
Vincenzo Vela, esponente di spicco della scena artistica della seconda metà dell’Ottocento, ebbe una vita ricolma di avvenimenti. Sempre orgogliosamente schierato in difesa degli ideali di libertà e di giustizia sociale partecipò in prima linea, alla guerra del Sonderbund e alle battaglie del Risorgimento italiano.
In “Vincenzo Vela in una polaroid sonora” viene ripercorsa la vita del celebre scultore. Una messinscena che, con un ritmo incalzante, ci farà rivivere lo straordinario percorso di un uomo, nato ultimo di sette figli in una famiglia di umili condizioni di un piccolo paese al sud della Svizzera.
MI RACCONTI UNA STORIA?
dai fratelli Grimm, Hans Christian Andersen, Charles Perrault ed Esopo. Adattamento e regia Flavio Stroppini
Con Igor Horvat, Marco Cortesi, Margherita Saltamacchia, Matteo Carassini, Orio Valsangiacomo e la piccola Irene
Editing e sonorizzazione Yuri Ruspini
Produzione Francesca Giorzi
Nel mondo che stiamo vivendo in questi mesi siamo ancor più chiamati a difendere i diritti dei bambini, che si sono ritrovati ad avere una quotidianità completamente cambiata. Le regole per contrastare la pandemia allontano i piccoli dalla rassicurante quotidianità delle loro giornate, costruite attorno alla routine di casa, scuola, amici, parco, merenda… Nonostante le spiegazioni “dei grandi” è difficile leggere la realtà di oggi con gli strumenti di un bambino. In questo nuovo territorio del quotidiano impostato sulla distanza sociale, bambini e genitori cercano di costruire nuove quotidianità e un nuovo equilibrio.
Proprio l’urgenza del periodo ha portato la prosa radiofonica a produrre una serie di racconti dedicati ai più piccoli, adattando i testi originali di storie conosciute, ma un po’ dimenticate. Così è nato “Mi racconti una storia?”. Racconti pensati per mettere in moto l’immaginazione, stimolando il radioascoltatore a ricostruire i mondi che i grandi autori per l’infanzia hanno creato per noi.
L’obiettivo di questo piccolo contributo è quello di dare l’occasione ai bambini di ritagliarsi il loro spazio, fermando il mondo per dieci minuti e vivere una storia.
Buon ascolto!
SI RIPARANO STRAPPI ALLA REGOLA
Originale radiofonico di Manlio Santanelli
Con Marco Cortesi (il Riparatore) e Laura Zeolla (Segretaria) e con Margherita Coldesina, Augusto di Bono, Antonio Ballerio, Jasmin Mattei, Igor Horvat, Anna Galante, Margherita Saltamacchia, Federico Caprara
Tecnico del suono: Yuri Ruspini
Regia: Flavio Stroppini
Produzione Francesca Giorzi
In un ufficio presieduto da un funzionario il “Riparatore”, si ricevono “clienti-strappatori” che hanno operato uno strappo ad una regola impostagli, o che si erano imposti da sé. Dopo un’indagine mirante ad identificare lo strappo, dietro adeguato compenso, il Riparatore (interpretato da Marco Cortesi, diretto da Flavio Stroppini), si assume l’onere di ristabilire l’ordine turbato, restituendo allo strappatore la sua regola ‘rimessa a nuovo’.
NEW HELVETIA
Con Marco Cortesi, Laura Zeolla, Davide Garbolino, Silvia Pietta, Matteo Carassini, Luca Maciacchini, Claudio Moneta, Margherita Coldesina, Nicolas Joos, Roberto Albin, Claudio Troise, Simon Waldvogel, Donata Zanetti, Daniele Bernardi, Yor Milano e Antonio Ballerio
Autori Monica De Benedictis, Flavio Stroppini, Mario Mucciarelli
Musiche originali composte ed eseguite da Andrea Manzoni
con Matilda Colliard e Martino Pini
Registrati da Piergiorgio Miotto
Mix musicale William Geroli
Editing, sonorizzazione e presa del suono Thomas Chiesa
Regia Flavio Stroppini
Produzione Nucleo Meccanico Monica De Benedictis
Produzione Rete Due Francesca Giorzi
Una tempesta li fece naufragare su di un’isola selvaggia. Si trovarono a lottare contro la natura e contro gli uomini. Bestie, vulcani, terremoti, uragani e pirati, cannibali, ammutinati. Le peripezie della famiglia Robinson in dieci puntate mozzafiato ricolme di colpi di scena. La grande avventura in un radiodramma!
New Helvetia è una storia liberamente da “Il Robinson svizzero Ovvero Una nuova colonia” di Johan David Wyss, pubblicato nel 1812
New Helvetia è una produzione NucleoMeccanico.com realizzata con il sostegno della Radiotelevisione Svizzera di lingua Italiana Rete Due e della Fondazione Svizzera per la Radio e la Cultura
RHIN
di Flavio Stroppini
con Igor Horvat e le musiche originali di Andrea Manzoni | grafica Elena Lora Aprile | produzione Monica de Benedictis Produzione: Nucleo Meccanico in coproduzione con anothermusicrecords.com
Con il sostegno di: Fondazione Svizzera per la Radio e la Cultura
Realizzato in vinile (100 copie) e disponibile in streaming gratuito su www.nucleomeccanico.com
I piani di una nave cargo ricevuti per sbaglio diventano, dopo anni, un richiamo al quale è necessario rispondere. Così, nel 2015, inizia un lungo viaggio che ha portato l’autore nei porti di India, Spagna, Thailandia, Tunisia, Irlanda, Polonia e Turchia: “La nave non c’era più. Io però dovevo partire, era come se dentro avessi il compito di ricostruirne la vita. Non me lo spiego ancora oggi il perché di questa avventura. Dovevo farlo, l’ho fatto. Sono andato là, ho preso appunti e ho registrato suoni. Tutto questo mi ha cambiato. Adesso mi sento bene”. Nel vinile parole e suoni, trasformandosi in brani musicali, diventano la testimonianza di un viaggio fisico e allo stesso tempo interiore.
ESSERE O…
Testo e regia di Flavio Stroppini con Augusto Di Bono, Matteo Carassini, Margherita Coldesina, Marco Cortesi, Mario Cei, Gualtiero Scola, Nicolas Joos Registrazione ed editing in olofonia Thomas Chiesa Produzione Francesca Giorzi RSI Rete Due 2018
Sul palco di un teatro di periferia Orlando Tempestazzi, grande attore decaduto, è in scena con l’Amleto. Tra pochissimo toccherà a lui: atto III scena I, Amleto entra sul palco credendo di essere solo mentre in realtà è spiato da Polonio e dal Re Claudio che vogliono osservare il suo comportamento con la giovane Ofelia. Qualcosa però non va come previsto. Orlando Tempestazzi inizia il monologo. “Essere o…” e non riesce più ad andare avanti. Cosa gli sarà successo?
BLACK FRIDAY
Testo e regia di Flavio Stroppini
con Margherita Coldesina, Dario Sansalone, Margherita Saltamacchia, Nicolas Joos, Tatiana Winteler, Matteo Carassini
Registrazione ed editing in olofonia Thomas Chiesa
Produzione Francesca Giorzi
RSI Rete Due 2018
L’alba del black friday. In coda davanti al magazzino Harvey & Rolles troviamo Devon e Luce. Entrambi con problemi diversi ma con una soluzione comune: acquistare qualcosa. Mentre s’avvicina l’orario di apertura la folla diventa inquieta. Cosa accadrà? La gente fluirà ordinatamente nel grande magazzino o sarà una battaglia?
BELLINZONA, MARZO 1918
Testo e regia di Flavio Stroppini
Con Matteo Carassini, Camilla Parini, Flavio Sala e Yor Milano
Editing, sonorizzazione e presa del suono Yuri Ruspini
Produzione Francesca Giorzi
RSI Rete Due 2018
Alla fine della prima guerra mondiale la Confederazione si ritrova a dover razionare i beni di prima necessità. Queste misure colpiscono soprattutto gli operai. Come venne scritto: La fame batte alle porte di ogni famiglia che vive del proprio lavoro. Alla fine dell’inverno, il 18 marzo 1918, la popolazione di Bellinzona, esasperata dalla irregolare, costosa e insufficiente distribuzione del latte, ha in un impeto di rabbia collettiva, invaso, lunedì sera, la centrale, distruggendo le macchine, gli attrezzi, i recipienti, il mobilio, la cassa, i registri. Di tutto fece un gran falò in Piazza del Sole (Libera Stampa). Sarà uno degli stimoli alla proclamazione lo sciopero generale dell’11 novembre.
In “Bellinzona, marzo 1918” raccontiamo la grande Storia attraverso lo sguardo di gente comune, che in quel guazzabuglio trovò la forza di alzare la testa.
RAPPORTO AGLI EREDI
Adattamento radiofonico e regia Flavio Stroppini
Con Mario Cei, Antonio Ballerio, Massimiliano Zampetti, Gualtiero Scola, Tatiana Winteler
Tecnici del suono: Yuri Ruspini
Produzione Francesca Giorzi
RSI Rete Due 2017
Una lettera scritta ai propri figli diventa, nelle fantasiose mani di Felice Filippini, un caleidoscopico “Rapporto agli eredi”. Scritto sotto forma di diario il testo è stato per anni a riposare nel Fondo Felice Filippini presso l’Archivio Prezzolini della Biblioteca Cantonale di Lugano. Nell’anno del centenario della nascita del poliedrico artista ticinese Rete Due ha scelto di raccontare questa storia intrigante, che rivela alcuni meccanismi del mondo dell’arte ai più sconosciuti. Se “Rapporto agli eredi” avesse un sottotitolo questo sarebbe “Di come Felice Filippini affondò in un mare popolato da squali e ne riemerse con ferite non letali”.
“Ecco cosa vi racconto. Cosa accade quando qualcuno esce dalla porta della sua casa con la sua arte sotto braccio e si ritrova per strada. E la guarda, tutta la sua opera, tutti quei fogli… E cerca di tenerli protetti da tutte le intemperie. Ecco perché vi scrivo. Perché prima d’uscire vi potrebbe essere utile osservare vostro padre che cerca di tenersi ritto tra tempeste e temporalini”.
(Felice Filippini, da Rapporto agli eredi)
FABULA
50 radiodrammi
un progetto di Flavio Stroppini e Monica De Benedictis | testi Flavio Stroppini, Monica De Benedictis
con Adele Pellegatta, Silvia Pietta, Daniele Ornatelli, Dario Sansalone e Davide Garbolino | musiche originali composte ed eseguite da Andrea Manzoni | con Matilda Colliard, Jacopo Ogliari e Martino Pini
registrati da Piergiorgio Miotto; tecnico pianoforte Alvise Biolcati Rinaldi | sound design William Geroli | regia Flavio Stroppini |produzione Monica De Benedictis
con il sostegno di: Fondazione Svizzera per la Radio e la Cultura, Promozione della Cultura Cantone dei Grigioni
©Nucleo Meccanico
Una valle. Spazzata da venti settentrionali, incastonata tra le montagne più alte della Rezia. Ricca di ghiacciaie, laghetti e sorgenti. Ricca di cristalli e pietre e ori. Popolata da fagiani, orsi, lupi e bestie. Colonizzata con la fatica da uomini vivaci e donne lavoratrici. 2600 anni di storia. 172 personaggi. Cinquanta radiodrammi. Quattro ore e dieci minuti. Questa è FABULA. Antichi romani, processi, rivolte, francesi, cartaginesi e draghi. Esecuzioni, streghe, lupi, orsi ed unicorni. Poi nani, crociati, inondazioni e incendi. Risalendo la storia fino a i giorni nostri.
DADA | 14 luglio 1916
OMAGGIO AL CENTENARIO DEL DADAISMO
radiodramma scritto e diretto da Flavio Stroppini
Con: Claudio Moneta, Matteo Carassini, Davide Garbolino, Jasmine Mattei, Luca Maciacchini, Riccardo Ruggeri
Musiche originali composte ed eseguite da Andrea Manzoni
Registrazione ed editing voci in olofonia: Yuri Ruspini
Registrazione musiche e sound design Gabriele Kamm
Produzione Francesca Giorzi
RSI Rete Due 2016
Da anni il Settore Prosa di Rete Due utilizza il sistema di registrazione binaurale. Ascoltando i risultati con delle cuffie stereofoniche si ha la possibilità di immergersi nel mondo dell’audio 3D. Dada, 14 luglio 1916 – Omaggio al centenario del dadaismo di Flavio Stroppini, presentato in anteprima al festival Territori e in onda su Rete Due domenica 17 luglio alle 17.35, è un radiodramma, scritto, interpretato e sonorizzato appositamente per l’ascolto in cuffia.
Dada è una nuova tendenza artistica. Così recitò Hugo Ball durante quella prima serata pubblica a Zurigo. Nel piccolo Cabaret Voltaire si radunarono in molti per assistere alle particolari performance dadaiste. Sembra che ci fosse pure James Joyce ed è molto probabile l’arrivo di Lenin. Il rivoluzionario russo abitava a pochi metri e da settimane si lamentava per il rumorio febbricitante provocato dalle prove all’interno del locale. Questa è la nostra storia, un incontro fuori dal comune tra personaggi fuori dal comune. Poi c’è qualcos’altro… il nome. In verità ci sono diverse spiegazioni per l’origine di Dada. Dada viene dal dizionario. Terribilmente semplice. In francese significa “cavallo di battaglia. In tedesco “addio”, “scendimi di dosso”, “vediamoci qualche volta”. In Rumeno: “Si, infatti, hai ragione, è così. Ma naturalmente, si, in definitiva, giusto”. E così via. Ne abbiamo scelta una particolare, che però potrebbe anche essere quella reale.
OLIMPICAMENTE
Che cosa pensa un atleta mentre compie un’azione sportiva? Quali sono le parole che passano nella testa di chi sta correndo una maratona, lanciando un peso, lottando in vasca per vincere la medaglia d’oro alle Olimpiadi? Ecco da cosa parte Olimpicamente, raccontando i pensieri degli eroi sportivi durante i loro gesti atletici. Musiche originali: Gianluigi Carlone. Ideazione progetto, adattamenti e regia: Sergio Ferrentino
– 4 minuti e 55 secondi – Gabrielle Andersen Schiess
– Un uomo chiamato caballo – Alberto Juantorena
– Il cavallo di Louis – Louis Arnold Zutter
– Hélène de Poutalès – Costruire ponti
– Werner Günthör – Il barbaro coi baffi
– Roger Federer – Game, set, match
– Vreni Schneider – La berretta verde
– Philipp e Simon Schoch – Fratelli d’oro
– Simon Amman – Il maghetto
– Michela Figini – La libera come opera d’arte
RITRATTO MAGNETOFONICO
collage di scritti letterari e testimonianze radiofoniche di Felice Filippini
a cura di / regia
5 x 15 minuti
con Claudio Moneta
Disegnavo già in fasce, e disegnerò, anziché scriverlo, anche il mio testamento; così si può dire che disegnai anche quando scrissi i libri.
Felice Filippini fu un personaggio eclettico, carismatico, ricolmo di curiosità e passioni. Per lui “Non avere qualcosa da dire rimava con morire”, essere “onesti e scomodi” era l’unica soluzione per potersi guardare allo specchio e addormentarsi. Ne ho conosciuti di uomini e donne di questa levatura, con questa fame animale per la vita, ben coscienti di tutto quanto il loro divorare avrebbe comportato. Li ho ammirati e presi a esempio. E tutti quei pochi, con quel coraggio lì intendo, allertano dal vagabondare in quel territorio di chiaroscuro che è il mescolarsi di arti. “Attenzione all’amore per la gente!” aggiungono “Porta a ritrovarsi nelle strade, con gli sconfitti, con gli ultimi, ma è vita!”.
Se c’è una lezione che Felice Filippini ci può dare è quella della curiosità. Curiosità che porta a indagare, riflettere, conoscere e manifestare le proprie opinioni. Curiosità che porta all’essere liberi, nonostante tutto il chiacchiericcio che quel tipo di libertà produce negli invidiosi. Eh già, non c’è verità più contemporanea.
“Perdonatemi” scrive Filippini “è sterminato quanto uno può combinare in quasi trent’anni. Quadri, disegni, affreschi, tappezzerie, romanzi, saggi, drammi radiofonici, ballate, opere di teatro; traduzioni, quel po’ di giornalismo … e trova anche il tempo di annoiarsi, se un giorno non gli è riuscito di recarsi nell’atelier…” Duro lavoro e vivere, questa è la strada, cercando “Tra le trippe qualche pepita di poesia”.
SEMM AMMÒ CHÌ
Testi e struttura seriale. Curatore della serie.
Regia dall’episodio 53 alla 201.
Nel solco della tradizione torna alla RSI la commedia dialettale interpretata da una nuova compagnia di attori che ci portano in un territorio insolito per il teatro radiofonico dialettale: quello della situation comedy. Al centro della sitcom “Semm ammò chì” una famiglia e un paese, come ce ne sono tanti nella Svizzera italiana; né grande né piccolo, che ha visto la progressiva chiusura del negozio, della banca, del panettiere e della scuola.
Puntate autore: Vegn giò ol mond, Pagüra, L’inno, Ul sögn, Obbligo o verità, Aspettando, South Switzerland Fusion Cookery, Aspettando, Divieto obbligatorio, La compagnia da l’anèll, L’asan e la pagüra dal diverso, La nocc prima dalla data presunta per il parto , La fin l’è l’inizi, Cospiratión, C’era una volta, Ol testamenti, Ol penultima desiderii, Riünion da famiglia, Brain storming in salsa ticinesa, Teatro, La gara delle luminarie, Ul scherz, Semm a 200, Punti di vista, Milion da franch, La strecia dal Camposanto, Click, Un romantico anniversario, Ul cör imbalsamaa, Samba, L’incident, Nav da battaglia, Scarpùn, carriola e fiaschett, Ul miracul, Two l’è mei che one
IL CUORE DI KOSCIUZKO
da una storia realmente accaduta, una radiocommedia
testo e regia 10 x 15 minuti
con: Adele Pellegatta, Amanda Sandrelli, Anahì Traversi, Mario Cei, Diego Gaffuri, Igor Horvat, Davide Garbolino, Claudio Moneta, Matteo Carassini, Augusto di Bono / musiche originali di Zeno Gabaglio (violoncello) e Andrea Manzoni (pianoforte) registrate da Gabriele Kamm / Sound design Angelo Sanvido / RSI RETEDUE 2014
Mercoledì 16 ottobre 1895. Villa Morosini, Vezia. Il cuore imbalsamato del Generale polacco Andrzej Tadeusz Bonawentura Kościuszko viene consegnato a una delegazione di suoi connazionali che riportano la reliquia dell’eroe in patria. Quel giorno la Storia di un’epoca: Rivoluzione francese, polacca, americana, l’atto di mediazione, gli austriaci, la musica di Verdi, quella di Boito, la Gazzetta Ufficiale del Regno d’Italia, l’Artusi … Tutto si mescola in una radiocommedia raccontata dai veri protagonisti di questa incredibile vicenda e dalla servitù che, salendo e scendendo tra i piani della villa, cerca di capire come sia possibile che il mondo, per un pomeriggio, si condensi in un piccolo paese della Svizzera Italiana. E così, tra arrivi e partenze, tra imprevisti e confessioni, la realtà si trasforma in farsa. Eh sì, come scrive nel Falstaff Arrigo Boito (presente alla nostra riconsegna): Tutto nel mondo è burla. L’uomo è nato burlone.
SVIZZERASCHWEIZSUISSESVIZRA14
testo, regia, sonorizzazione 16 x 14 minuti
un progetto di / ein Projekt von / un projet de / ün proget da: Flavio Stroppini
testo originale / Originaltexte / texte original / text original Rumantsch: Flurina Badel, Francais: Matthieu Megévand, Deutsch: Marina Bolzli, Italiano: Flavio Stroppini, Traduzioni / Ubersetzung / Traductions / Traducziuns: Anna Allenbach, Flurina Badel, Fabiana Baettig, Jennifer Joffre, Marcella Pult, Gabriella Soldini, Annalea Stuppan, con / mit / avec / cun: Eva Allenbach, Flurina Badel, Roberto Betti, Sara Francesca Hermann, Igor Horvat, Lorenzo Polin, Cristina Zamboni, Musiche / Musik / Musiques / Musica: Thomas Guggia, Antoine Joly, Dimitri Loringett, Marcel Zaes, Registrato allo Studio 4 della Radio della Svizzera Italiana Rete Due: da Angelo Sanvido, Aiuto regia: Igor Horvat, Sonorizzazione e regia: Flavio Stroppini, Produzione esecutiva romancia: Dimitri Loringett, Project manager: Monica De Benedictis / Una produzione Nucleo Meccanico / In coproduzione con: Gabriele Capelli Editore, Gwenstival Festival Internazionale di Radiofonia, Swiss Internet Radio Gwendalyn, ZWEETZ Produzioni / con il sostegno: Fondazione Svizzera Radio e Cultura, Repubblica e Stato Cantone Ticino Fondo Swisslos, Fondazione Oertli, Radiotelevisione Svizzera Italiana Rete Due
Immaginiamo (…)
Poco dopo il tramonto, la luce definisce solo i contorni. 4 persone sulla parete nord dell’Eiger. Uno svizzero italiano, uno svizzero francese, uno svizzero tedesco e uno svizzero romancio. Sono partiti il mattino per la risalita. Ci metteranno 2 giorni. La notte è sta- re agganciati alla roccia. Lassù, prima di addormentarsi pensano alla Svizzera. Ognuno solo, con i suoi dubbi, le sue certezze, le sue domande e i suoi sogni.
1 radiodramma nelle 4 lingue nazionali. 4 autori, 4 musicisti, 6 attori, 7 traduttori, 1 regista e molti altri, tutti insieme a raccontare i 4 volti della Svizzera. Per capire come que- sto paese abbia sviluppato un’identità multipla. Per scoprire come le differenze costituiscano un’unità. Una Svizzera, Quattro svizzere. 1. 4. S14.
IL DISASTRO DI SAN PAOLO
testo e regia 5 x 15 minuti
con Claudio Moneta, Anahì Traversi, Igor Horvat, Matteo Carassini, Davide Garbolino, Massimiliano Zampetti, Mario Cei, Alessandro Castellucci, Sound Design Angelo Sanvido / RSI RETEDUE 2014
Sono passati novant’anni. La mattina del 23 aprile, verso le 2.30, alla stazione di smistamento di S. Paolo, presso Bellinzona, 2 treni rimorchiati da due locomotive si scontrarono. Il disastro causò 15 morti e molti feriti.
Ricordo quando ho visto la scatola. Di cartone, tenuta assieme da nastri adesivi ferroviari di una ventina d’anni fa. In un angolo, a penna la scritta “Colui che apre questa scatola sappia di aprire uno scrigno del tempo. Nessuno perda un solo documento che vi è contenuto.” L’ho aperta e dentro: perizie, fotografie, verbali, articoli di giornale, appunti di avvocati, elenchi di materiali e resti umani, circolari, telegrammi, orari ferroviari, lettere … Tutto il materiale di quel disastro era disordinatamente catalogato in quell’archivio improvvisato. E’ così che è nato il radiodramma. Bisognava restituire quella storia, farla rivivere, non farla dimenticare. Raccontare è anche restituire un pezzo di memoria alla popolazione. Sì, è questo un senso. Restituire la propria storia, le proprie storie.
CASCHI IL MONDO
testo e regia (5 puntate x 15 minuti)
con Enrico Bertorelli, Ketty Fusco, Adele Pellegatta, Mario Cei, Antonio Ballerio, Diego Gaffuri, Massimiliano Zampetti Sound Design Angelo Sanvido / RSI RETEDUE 2013
Tutti mi consigliano severamente / di non fare più nulla / di non pensare a nulla / di non occuparmi in nulla / di non alterarsi mai mai ma/ caschi il mondo! Così scrive Giuseppe Verdi all’amica Giuseppina Negroni Prati Morosini. Siamo nell’agosto del 1900, da mezzo secolo i due si scrivono, si incontrano e convivono il mondo. E’ questa la storia. Il carteggio Verdi-Morosini (Istituto nazionale di studi verdiani / Archivio storico Città di Lugano) il centro della narrazione. La storia privata si mescola alla Storia costruendo un ritratto inedito e privato del Maestro e della riservata Morosini (Io dipingo, leggo, suono e vedo poca gente, e mi pare sempre troppa).
L’autore e regista Flavio Stroppini ha approfittato del lavoro svolto da Piero Montorfani e Giuseppe Martini per comporre un percorso radiofonico tratto dai materiali dell’esposizione “Caro Verdi…” / “Cara Peppina…” Il carteggio con la contessa Negroni Prati Morosini, prevista alla Biblioteca Cantonale di Lugano dal 14 marzo al 13 aprile 2013.
CARO CHARLES,
testo e regia (7 puntate x 15 minuti)
Matteo Carassini, Igor Horvat, Augusto di Bono, Massimo Loreto, Antonio Ballerio, Adele Pellegatta, Elda Olivieri, Diego Gaffuri, Massimiliano Zampetti, Anahì Traversi, Dario Sansalone, Maurizio Pellegrini / Sound design di Angelo Sanvido / RSI RETEDUE 2012
Nel 1911, Le Corbusier lasciò Berlino ed intraprese un viaggio che sarebbe durato fino alla fine dell’anno e lo avrebbe condotto attraverso la Germania, la Boemia, l’Austria, i Balcani, la Romania, la Bulgaria, l’Ungheria ad Istanbul, ad Atene, fino al Monte Athos, per poi ricondurlo in Svizzera attraverso l’Italia. Chiamò l’esperienza “Voyage d’orient”. Oggi cosa rimane? Perché non raccontare il viaggio cento anni dopo, ripercorrendolo? Perché non ripercorrerlo accompagnati dallo stesso Le Corbusier? È così che tra osterie, campi, monasteri e dogane si rivela il racconto. Una serie di incontri con la realtà e con fantasmi. Il passato e il futuro si mescolano in un possibile presente.
Il progetto, realizzato grazie al sostegno della Fondazione Svizzera di Radio e Cultura ha come partner RSI Rete Due che ha seguito il viaggio nell’estate 2011. Un contributo scritto è stato pubblicato settimanalmente dal quotidiano La Regione. Gabriele Capelli Editore (GCE) ha pubblicato “Pellegrino di cemento”.
I SUONI DI ARNOLD
Testo, regia e sonorizzazione _18 puntate x 6 minuti
“I suoni di Arnold” di Flavio Stroppini e Monica De Benedictis, in onda alle 24.00 su Rete Due dal 9 luglio al 1° agosto è una storia raccontata a parole, immagini e suoni. Un viaggio dalle Alpi elvetiche fino ad un’isola greca delle Piccole Cicladi dove c’è un vagone ferroviario degli anni ’60 con la scritta Ferrovie Federali Svizzere e gli abitanti conoscono il nome Andermatt. Arrivò nel 1974. Lo portò Arnold Hünsperger in sella ad un trattore Hürlimann D70 . “I suoni di Arnold” fanno parte del progetto “Il viaggio di Arnold”. Oltre ai “suoni” le “parole” (ogni settimana sul quotidiano La Regione Ticino), e la “voce” (monologo teatrale che verrà presentato al Teatro Sociale di Bellinzona nel mese di dicembre). Al centro della piattaforma narrativa il sito web.
MEGLIO CHE NIENTE
di Mario Mucciarelliregia (45 minuti)
con Silvia Pietta, Domenica SanninoMichela Azteni, Carla Stara. Giuseppe Salmetti, Daniele Monachella, Vincenza Pastore, Stefania Monaco, Sara Drago, Eva Beriatou, Davide Paciolla, Luca Damiani. Musiche originali dal vivo di Zeno Gabaglio
Trasmesso in diretta dal Teatro Filodrammamtici di Milano su Rai Radio3, sulla ReteDue della RSI e sul circuito delle radio universitarie RadUni (nell’ambito del progetto Crediti d’autore).
Mica facile la vita di una madre cinquantenne. Soprattutto se il tuo ex marito ha sempre l’ufficio pieno di belle studentesse, c’è un maniaco telefonico che ti chiama di continuo, e il tuo secondogenito, quello che vive ancora a casa, sembra deciso a compiere il peggiore dei delitti: andare a fare un lavoretto. Ma c’è sempre una soluzione, anche se per trovarla bisogna mettere in mezzo il Canada, un’improbabile ricetta di pesce e un incontro con una studentessa svitata. Meglio che niente.
IL MALE MINORE
di Anna Ruchat
adattamento e regia (30 minuti)
con Adele Pellegatta / Laura Zeolla / Antonio Ballerio / Sound design Angelo Sanvido / RSI RETE2 2012
LE VOYAGE D’ORIENT
Testo, regia, sonorizzazione
55 puntate x 6 minuti
Nel 1911 Le Corbusier intraprese un viaggio che lo portò ad attraversare, partendo dalla Germania, i Paesi dell’est europeo fino alla Grecia per poi ricondurlo in Svizzera attraverso l’Italia. Chiamò l’esperienza Voyage d’orient. Oggi cosa rimane? Perché non raccontare il viaggio, cento anni dopo, ripercorrendolo? Così, con mezzi pubblici, Flavio Stroppini si sposta tra i paesaggi dell’est, avendo come guida gli appunti e gli schizzi di Le Corbusier. Ogni giorno impressioni diverse, altri ambienti sonori, altre storie, realizzate dall’autore in presa diretta durante il viaggio. “La vita non appartiene a quelli che sanno ma a quelli che scoprono”, scriveva il grande architetto e chissà cosa rimane, delle scoperte, cent’anni dopo.
IL TESTIMONE INDESIDERATO
Opera radiofonica di Gino Negri su testo di Giuseppe Brusaregia (60 minuti)
Con Ensemble ‘900 del CSI, Claudio Moneta, Augusto di Bono e Massimiliano Zampetti / Tecnici del suono Lara Persia, Wolfgang Mueller, Angelo Sanvido, Fabrizio Rosso, Perry Tièche / Direzione: Francesco Bossaglia /registrato domenica 13 marzo 2011 – Auditorio Stelio Molo della RSI – Lugano
Iniziato nella rassegna 2009/2010 con il lavoro di Bruno Maderna e Giuseppe Patroni Griffi “Il mio cuore è nel sud”, prosegue il percorso nel mondo dei radiodrammi prodotti in collaborazione con il Settore Prosa della RSI e ilConservatorio della Svizzera italiana.In questo caso, a complemento di Finirò per svegliarmi, la serie di trasmissioni su Gino Negri proposte da Rete Due, si offre l’ascolto di un’opera radiofonica del compositore italiano. Gino Negri fonde lo stile del cabaret e della canzone con il teatro musicale di tradizione colta. Appassionato indagatore dei rapporti tra parola e suono, fra poesia e musica, fra invenzione letteraria e forma musicale, propone un linguaggio teatrale intessuto di innumerevoli richiami alla tradizione del melodramma, dell’operetta e della canzonetta.Ne Il testimone indesiderato la parte del protagonista è inserita nella partitura musicale rendendo ancora più interessante l’esecuzione dell’opera, diretta da Francesco Bossaglia.
FOGLI DAL TASCAPANE
di Max Frisch
regia (5 puntate x 15 minuti)
Con Matteo Carassini / Suono: Angelo Sanvido / RSI Rete2 2011
Nel settembre del 1939 la Confederazione si mobilita in seguito alla minaccia di un’invasione da parte del Terzo Reich. Migliaia di giovani vengono inviati lungo i confini. Molti in Ticino. Tra questi il soldato semplice Max Frisch che scrive un diario intimo, un dialogo con un presente difficile e un futuro incerto. E così ascoltiamo la “vita militare”, tra umorismo e sarcasmo, tra esercitazioni improvvise e osterie, tra ricordi e desiderio d’identità. Canzoni popolari, marce militari e ambienti sonori si amalgamano ricreando la natura del Ticino, con le sue valli, i suoi laghi e la sua vita che affascinarono il giovane autore. Perché l’essere umano si rivela più chiaro, efficace e generoso, quando è costretto da una grande e consapevole minaccia che sovrasta tutto, in ogni momento.
IN DIFESA DEL TUNNEL
testo e regia (20 minuti)
con Diego Gaffuri, Roberto Betti, Ueli Jäggi, Cito Steiger, Maria Pia Belloni, Anahi Traversi / musiche originali di Zeno Gabaglio / suono Lara Persia / RSI Rete 2, 2010
Quattro ottantenni ex commilitoni s’incontrano all’Ospizio del San Gottardo per una missione speciale nel giorno della festa per la caduta dell’ultimo frammento.
LETTERE DI GIUSEPPE VERDI
regia (5 puntate x 5 minuti)
con Ketty Fusco, Augusto Di Bono / suono Lara Persia / RSI Rete 2, 2010
STORIE DI STREGHE
testo e regia (2 puntate x 15 minuti)
con Anahì Traversi, Davide Fior, Ella Dimitrieva, Fabiano Rizzi / Musiche originali di Zeno Gabaglio / RSI Rete2 – Nucleo Meccanico, 2010
Un giornale del Ticino ha scritto „Quel maledetto lunedì 5 novembre, l’uomo era uscito con degli amici nel tardo pomeriggio. Dopo una serata di bagordi, a Bodio, ha incontrato la prostituta moldava Anya, 28 anni. Il rapporto a pagamento è finito in aggressione: con una presa al collo, l’uomo le ha schiacciato il nervo vagale, provocandone la morte immediata. Credendola solo svenuta, l’ha lasciata nel letto.“ Anya di vero nome fa Natalia. Viene dalla Transnistria, una regione della Ex URSS. A Natalia piace il vento che scende dal San Gottardo, perché le ricorda tutto. Ogni granello di polvere è uno schiaffo. Un ricordo. Una storia. Questa storia la racconta Annalisa, un’anziana scrittrice appassionata di racconti sulle streghe. Come le Lunocc, che a Gnosca, una notte di molto tempo fa, vennero gettate in un pozzo, ad affogare. Tra tutto questo un forte temporale, la natura che che cerca di sfogarsi in esplosioni disordinate. Questa è una storia di streghe, una storia di follia, una storia di umanità. Una storia che non cambia nulla, che è già successa, che succede tuttora e che succederà domani. Inevitabile, come un temporale
LE AVVENTURE DEL GECO
testo (8 puntate x 10 min.)
regia di Alan Alpenfelt
Età dell’oro -Biennale dell’immagine Chiasso, 2010/11
Aiuto-regia
All’Angelo Blu, Commedia musicale, regia di Mariella Zanetti, RSI Rete2 – 2013
Le madri atroci, di Sandrone Dazieri, regia di Sergio Ferrentino, Autorevole, Fonderia Mercury – 2012
Il contabile e le murene, di Pino Corrias, regia di Sergio Ferrentino, Autorevole, Fonderia Mercury – 2012
Radiogiallo, di Carlo Lucarelli, regia di Sergio Ferrentino, Autorevole, Fonderia Mercury – 2012
Radio I, di Samuel Beckett, regia di Sergio Ferrentino, RSI Rete2 – 2012
Radio II, di Samuel Beckett, regia di Sergio Ferrentino, RSI Rete2 – 2012
Cascando, di Samuel Beckett, regia di Sergio Ferrentino, RSI Rete2 – 2012
Parole e Musica, di Samuel Beckett, regia di Sergio Ferrentino, RSI Rete2 – 2012
La tredicesima notte, di Ugo Leonzio, 15 puntate, RSI Rete2 – 2011
La montagna incantata, da Thomas Mann, adattamento/regia di Raffaella Zanetti, 15 puntate, RSI Rete2 -2011
regia / 4 fiabe
Fiabe moderne sonorizzate e musicate per il web